"THE END"

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sabato 15 settembre 2012

Una nave scuola: SacroProfanoSacro



Un saluto di cuore a tutta la ‘rete’…

Perché questo blog si chiama in questo modo? Lo scrivo subito perché, ovviamente, ‘nulla è per caso’ e tale titolo o motto circoscrive anche il mio pensiero portante ( e ampiamente mutato nel corso degli ultimi 3 anni abbondanti )… l’umanità ‘vive’ in un riflesso della realtà ( ossia della vera natura delle ‘cose’ ) in uno stato di coscienza alterata. Perché? Il motivo per il quale siamo volontariamente giunti sulla Terra ( l’anima che si incarna in forma fisica ) è unicamente a scopo evolutivo, e la Terra stessa altri non è, dunque, che una enorme ‘nave’ scuola… È chiaro anche ai sassi che il ‘sistema’ o meglio, ‘l’antisistema’ ( in quanto riflesso del ‘sistema’ o realtà iperfisica – si veda a tal punto l’allegoria della caverna di Platone http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna ) che guida questa nave è un po’ particolare… infatti non sembra essere in equilibrio con tutte le sue parti, anzi sembra essere più in equilibrio con le proprie ristrette logiche di interesse personale piuttosto che con l’interesse comune. Il ‘primo senso’ che si coglie è di una palese ma sottile, velata ( perché sfuggevole ) forma di ingiustizia sociale, di una non equità strisciante persino nella più benestante cerchia della popolazione dell’occidente sviluppato. ‘C’è qualcosa che non va’ – si è sempre in procinto di pensare e, film come Matrix hanno saputo ben inquadrare quel vago senso di ansia, impotenza, e senso del tempo che fugge… il ‘primo senso’ è pulsante, ondivago come ogni aspetto tridimensionale, infatti si alterna con un altro ‘primo senso’, il quale suggerisce che, invece, ‘È tutto a posto! Cosa mi manca?
Sono fiero dei progressi ottenuti dall’uomo dall’alba dei tempi!’… Diciamo però che l’indole che predomina è quella del lamentio, del giudicare, del fattore egoico legato alle turbe ed alle pulsioni sull’anima perpetuate dal dio denaro. Chi vede complotti da tutte le parti s’alterna a coloro i quali fingono di stare bene ( o stanno effettivamente bene perché ‘non manca loro nulla’ ), ed entrambe le fazioni si amalgamano in un assordante nulla di fatto… Mancano le energie vitali, la volontà, il senso dell’Uno, la prospettiva diversa di inquadrare il contesto generale. Il dovere che bussa tutte le mattine alle porte di ogni individuo, nelle vesti del lavoro, porta via, soffoca, annulla, pialla, leviga le ‘asperità’ più difficoltose da digerire per l’enorme apparato globale. L’antisistema tuttavia ha carattere ‘educativo’! Ecco spiegato il senso ondivago dei due ‘primi sensi’; sulla nave scuola Terra sono in azione varie leggi o forze indissolubili quali, tra le altre, l’attrazione ed il libero arbitrio; pertanto ogni aspetto dominante sul pianeta è la risultante, il riflesso che giunge per l’umanità e ciò che l’umanità ‘si merita’ per quello che ha saputo compiere sino ad oggi… C’è indubbiamente qualche forza, estremamente significativa, che ha remato e rema ancora contro ( approfittando delle debolezze del genere umano ), tuttavia, come diceva il Mahatma Gandi al rappresentante dell’impero britannico in India ‘ Centomila inglesi proprio non possono controllare trecentocinquanta milioni di indiani, se quegli indiani scelgono di non collaborare. E a questo intendiamo arrivare: a una pacifica, non violenta, non collaborazione. Fino a quando voi stessi non riterrete saggio andarvene ‘. Tutto è sacro sulla nostra amata Terra celeste; sacro nel senso di ‘in ordine con il piano divino per questa Terra’. Il profano rientra nei termini del libero arbitrio che il simbolo del Tao rivendica tanto eloquentemente. Il divino è per me l’Universo intero e nulla ha a che fare con qualsiasi religione ma si identifica con il Creatore, una forma d’energia intelligente in evoluzione continua che si disintegra in infinite scintille ( noi ) al fine di ‘fare esperienza’… L’evoluzione è in corso in termini di cambio vibrazionale legato alla nuova energia proveniente dall’esterno del sistema solare e dal Sole; i nuovi nati recano con sé la nuova energia ed innalzano il livello globale del pianeta… Tante anime coraggiose sono qua ora per aiutarci a fare un balzo quantico…
tratto da http://unlungosogno.blogspot.it
fonte originale
http://sacroprofanosacro.blogspot.it

“PER IL PIU' LIBERO DI VOI LA LIBERTA' NON E' CHE UNA PRIGIONE”

“PER IL PIU' LIBERO DI VOI LA LIBERTA' NON E' CHE UNA PRIGIONE”


“Può accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro - In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri.
Se un individuo (poi) abile ed ambizioso, riesce ad impadronirsi del potere, in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ (o finga) di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto, che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine, è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei suoi affari privati, i più piccoli partiti possono impadronirsi dei loro diritti. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo, delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio, di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo, e ogni riferimento è puramente casuale” - Alexis de Tocqueville, da " La democrazia in America ", 1840

E’ per me umanamente inspiegabile il fatto (unico per altro nella storia del sistema solare) che miliardi di persone rese schiave e asservite in toto alle logiche del Sistema Liberista, nutrano ancora la convinzione di ritenersi libere. 

Il Libro Rosso di C.G. Jung: Un Segreto Portale


Il Libro Rosso di C.G. Jung: Un Segreto Portale 


                                                                                                                                                   Nel Libro Rosso, Jung traccia un intricata pedagogia, una sottile auto-educazione dell'Anima. La santificazione della sua anima, era infatti una redenzione del suo . Nel Libro Rosso non vi è solo un intimo modello di sacrificio ed espiazione, ma nel confronto con il suo sè, con le oscillazioni della sua grandezza e della sua bassezza, con il conflitto dicotomico tra Jung e l'esterno, il collettivo, il malgiudizio, la derisione e l'aberrante alienazione sul sovrumano. Su Jung gravò il peso di un auto-alienazione, che egli dovette elevare al modello di una cristificazione. L'originalità di Jung è nel Libro Rosso, quell'abietta alienazione e derisione, quel masochistico auto-torturarsi per volere degli dèi e per una necessaria santificazione della sua intima sofferenza individuale, tribolazione necessaria al fine di sganciarsi dal vincolo dei rapporti umani e dal terrifico giogo degli dei. Il Libro Rosso è un bagno redentivo di quell'orgoglio, di quell'inconscia megalomania che Jung provava sui simili e di un deficit di autostima che faceva si che egli prendesse le fattezze di un clown o di un matto delirante. Anche questo è il Libro Rosso, l'intima prefigurazione di un processo di individuazione che nell'incalzare delle sue pagine miniate fornì a Jung, il riappropriamento del suo Sè, e l'assoluzione degli dèi. Concetto questo che sarà la dinamica dell'espiazione junghiana, e della patologia vista come un ritorcersi dei demoni e dei morti che richiedono il corpo come casa ed oltretomba. Se l'io sarà patologicamente sopraffatto i dèi avranno vinto ma senza aver avuto accesso allo spirito mediatore, che Jung soleva individuare nell'oscuro Figlio della Terra, ciò che diverrà nelle sue ultime teorizzazioni il tertium trascendente gli opposti. Germogliando il dio che ha di quel da venire, Jung prese contatto con autentiche istanze autoctone e sovrumane, l'Abraxas degli gnostici, la Salomè dei Vangeli nonché i profetici Elia e Philemone rappresentanti delle sopra-funzioni addette al Logos superiore. In questo gioco di trame simboliche e mitologiche, istanze soprannaturali, Jung stava delineando la dinamica delle funzioni psichiche, dei tipi, degli archetipifunzionali, del concetto di supercoscienza ed eros, della santificazione della propria pazzia e del ruolo della società nel doppio schema io/Altro nonché del modello di Cristo come identificazione con il mysterium oltre la porta, "da cui passa l'intero plotone degli dèi" (in Prove LN).
Il Libro Rosso è un portale dove influssi di una coscienza si aggrovigliavano in tribolazioni ed insicurezze, incertezze sul futuro e sul destino, daimon di un genio dell'individualità creativa che nelle sue istanze filosofiche portò penetranti bagliori di quell'universo-Altro misterioso che anziché fantasie e deliri, animavano una coscienza in perenne lotta con il dogma cristiano, arricchendola di revivescenze pagane e primordiali, spiriti soccorrevoli, i soli che portino redenzione nell'intimo segreto di un anima schiusa nel simbolico mistero di quel che ha da venire. Anche per quest'incarnarsi in autentiche figure sottostanti ad un retroterra mitologico, il Liber Novus si rivela un segreto portale che ci parla sì di ultraterreno ma che poi si redime nell'umano, porgendo servizio al sè e trattando con gli dèi al fine di trovare un punto di possibile sintesi tra le due realtà. Se non altro fu proprio questa la frontiera che Jung aprì alla sua terapia nella sperimentazione ed auto-sperimentazione dell’inconscio.

Diego Pignatelli Spinazzola

www.riflessioni.it

A volte sono tremenda


A volte sono tremenda

Scusate, a volte sono tremenda ma sono veramente stufa dell'ipocrisia che è stata spalmata sul mondo.
Col passare degli anni i media ci hanno insegnato cosa è buono e cosa è cattivo e noi andiamo avanti con i paraocchi a pensare quello che ci è stato insegnato.
Sei di sinistra? Allora i regimi bolivariani del sudamerica sono un luminoso esempio da seguire. Sei di destra? E allora l'arroganza americana è encomiabile.
Come se destra e sinistra avessero ancora un senso. Abbiamo solo regimi con diverse sfumature.
A scuola, da generazioni e generazioni ti insegnano che l'impero romano è caduto per la calata dei barbari. L'impero romano è caduto sotto il peso dei debiti enormi e delle tasse troppo alte. E non ce lo insegnano per non farci pensare.

A volte mi chiedo se è veramente possibile uscire da questi condizionamenti.

La violenza non va mai scusata. MAI. E i violenti vanno buttati fuori dalla società civile, vanno isolati.
Non ci sono scusanti. La violenza è orribile. Che siano i droni americani che bombardano l'Afghanistan o che siano gli arabi che ammazzano i cristiani, o gli indù che fanno pogrom anti cristiani o i buddisti birmani che massacrano i mussulmani o i poliziotti che massacrano della gente che protesta pacificamente...
E non ci sono scusanti.
Ne ho piene le tasche di buona gente che mi dice: i mussulmani violenti? E cosa ha fatto il cristianesimo con le crociate e la caccia alla streghe?

La mia risposta è che una violenza non giustifica un'altra violenza. E un regime non giustifica un altro regime.
Vorrei che smettessimo di cercare idoli a cui votare la nostra fiducia, in cui credere ciecamente. Vorrei che cominciassimo a guardare (anch'io, non mi tiro fuori dal mazzo) al di là delle cortine fumogene. Vorrei che ci impadronissimo della nostra umanità e della nostra libertà.
Liberi di vedere, liberi di amare. Liberi di rifiutare la violenza e l'ipocrisia. Liberi di vivere ogni giorno guardano il mondo con occhi puliti.

Non è facile né divertente, ma è la strada dell'auto consapevolezza. La strada per diventare veramente e semplicemente umani.

Le false credenze del popolo italiota

Intervento dell’ingegnere Alex D’Esposito al convegno “Povera Italia. Cronache di un paese in crisi, tra tagli e poteri forti”
di Ernesto Ferrante
Rinascita

Anche se sono un “tecnico” (cioè con una formazione ingegneristica) mi trovo imbarazzato a dover trattare un problema apparentemente pratico con un approccio filosofico, umanistico. Eppure, filtrata attraverso lunghi anni di attività lavorativa in un ambiente aridamente rivolto solo alle cifre, ai calcoli, alla ricerca ingegneristica delle soluzioni, devo portarvi testimonianza che la tecnologia, senza il supporto della spiritualità, non serve a nulla. La lotta a cui stiamo contemporaneamente assistendo come spettatori e partecipando come vittime, è spirituale non materiale. I grandi capitali (rappresentati dal 0,01% della popolazione) ormai hanno tutti i soldi del mondo (cioè il restante 99,99%).
Allora adesso cosa vogliono?
Risposta: con delle metafore cinematografiche, cioè delle pellicole che hanno profondi significati attinenti al tema della serata. Le “elites” vogliono la nostra anima come nel film “Metropolis” 1926, il capolavoro visionario ma preveggente di Fritz LANG, in cui schiere di paria (lavoratori) sono sfruttati fino allo stremo da pochi ricchi per permettere a questi ultimi di vivere nel lusso più sfrenato, anche a costo della distruzione totale della città, finché non giunge la catarsi. Ma la filmica spesso rappresenta la lotta spirituale: non dimentichiamo “La storia infinita” in cui il nulla distrugge tutto, “Guerre stellari” in cui il lato oscuro è sempre in lotta contro la forza del bene, “Matrix” che vede la contrapposizione tra il sogno consolatorio di “regime”, la menzogna, la propaganda, che prosegue con la pillola blu e la realtà che inizia con la pillola rossa, la ribellione al conformismo, il “risveglio”, la lotta contro l’ipocrisia, contro il potere omnipervasivo e occhiuto del Grande Fratello di “1984”, scritto da George Orwell nel 1948 (non quello della TV).

La domanda che dovrebbe sorgere spontanea ora, è : come fanno a controllarci?
Risposta : attraverso la programmazione neurolinguistica. Questa tecnica di manipolazione delle masse (perché di questo si tratta) sfrutta tutti i mezzi possibili ed immaginabili. TV, carta stampata, radio, come teatro, cinema, manifestazioni, ora anche internet: qualsiasi strada è pervasa da una valanga, un turbine di pillole, di briciole di informazioni ma che siano rigorosamente false o, meglio, che abbiano un minimo di plausibilità per apparire “vere”. Ormai quando (personalmente) ascolto, leggo, vedo un TG od un giornale, la cosa che mi interessa non è ciò che viene esposto ma quel che viene taciuto: ad esempio il nostro attuale presidente del consiglio, per non far apparire in modo smaccato il conflitto di interessi che lo attanaglia, ha cercato di far scomparire dal suo curriculum on-line la sua lunga militanza in Goldman-Sachs, una delle più schifose organizzazioni a delinquere di stampo sionista-massonico, una delle principali banche che hanno causato gli sfaceli economici, levando ai poveri per dare ai ricchi. Ma i nostri amici hacker glielo hanno rimesso. A latere, dopo il crollo del titolo Facebook, sono diventate di nuovo insolventi le banche schifose che hanno causato sfracelli in borsa.
Attenzione: a questo punto qualcuno potrebbe obiettare che sto facendo un discorso antisemita ma non è così. Questo è uno spauracchio che non funziona più. 

venerdì 14 settembre 2012

Cicatrici da "sadismo"...


Di una cosa sono assolutamente certo. Ne sono certo, perché ci ho studiato sù per un bel pò di anni. Ne sono certo, perché molta esperienza "sul campo", mi ha insegnato questa verità. Ne sono certo, perché "sono" le cicatrici sulla mia carne, a ricordarmelo.
Quella che segue non intende certo essere una giustificazione per i criminali e gli psicopatici che infestano questa società. Non vuole essere una sorta di attentuante per i comportamenti schizofrenici e depravati, di chi ritiene "nuocere al prossimo", in qualsiasi maniera e misura, una sorta di "indennizzo" per il proprio mal-vivere.
No, quanto segue vuole semmai essere una rassicurazione sulla giustizia dell'Universo; e sull'agire al contempo amorevole e inesorabile, di quella mistica infinita forza creativa con la quale, grazie ai deliri calcolati e meno delle varie religioni organizzate, abbiamo da tempo perso ogni consapevole contatto.
Chi fa del male, nella vita, ha IN SE STESSO la propria straziante "ricompensa".
Karma? E perché no, purché lo interpretiate alla luce di una conoscenza esoterica, delle dottrine sulle quali fa perno questa ineludibile LEGGE.
Credete a quello che più vi piace, intendamoci. Ma non crediate, che questo mondo e questa realtà APPARTENGANO ai furbi, ai disonesti, agli immorali e ai depravati, agli psicopatici narcisisti che scaverebbero dalla mattina alla sera fosse comuni per gettarvi chiunque sia loro di ostacolo; o veda le cose diversamente da loro. Non crediate che qualcosa possa mai nascondersi, all'interno di questo universo, per fuggire le conseguenze delle proprie scelte, delle proprie azioni. Non lo crediate, semplicemente perché vi sbagliereste. Non è il nostro "forte", non lo è per nessuno di noi, calcolare, inferire, dedurre o anche "vedere", quale disegno complessivamente traccino le conseguenze dell'agire umano, nel tempo e nello spazio...

Quello che sembra nessuno dall'alto abbia interesse a lasciar trapelare ( evidentemente per il "controllo" un'umanità caotica e de-centrata è un vantaggio da conservare), è che chi nuoce agli altri, al mondo, alla natura, è una persona prima di tutto INTERNAMENTE corrotta. Il SADICO, per essere tale nei confronti di quanto lo circonda, deve essere al contempo, e anzi prima ancora , sadico verso la propria, di UMANITA', la propria, di NATURA; il proprio, di MONDO.
E' una sconvolgente verità, irriproducibile in NATURA( giacché nessun altra creatura di questo mondo esprime sadismo), che cozza pesantemente con le apparenze cui siamo avvezzi.
I sorrisi a 50 denti di estroversi cronicamente depressi, animali da pura facciata, bestie sociali per ogni occasione di socialità che sia solo e unicamente circondarsi di altri per paura di star soli, forse ci hanno confuso un pò le idee..Ma le cose stanno così...


Democrazia esportata



Dal blog di 

Paolo Franceschetti

di Salvatore Brizzi

La democrazia non può essere esportata in quanto ogni sistema di governo deve corrispondere al livello di coscienza del popolo a cui è rivolto. Non si può imporre una democrazia dall’alto così come non si può regalare la libertà a uno schiavo che non è pronto per riceverla: prima o poi va a cercarsi un altro padrone… magari in una forma meno evidente di quella precedente.
Ogni nazione si organizza in una forma di governo piuttosto che in un’altra in base al livello medio di apertura della coscienza di cui di dispongono i suoi cittadini in un particolare periodo della sua storia. La monarchia, la dittatura, i regimi militari e le varie forme di democrazia non sono dunque giusti o sbagliati in senso assoluto, ma evolutivi per alcuni popoli e involutivi per altri, in relazione al grado di apertura della coscienza in cui essi si trovano.
La successione evolutiva delle forme di governo, dalla più primitiva alla più avanzata, è questa:

Tribù separate



Governo assolutista (monarca, dittatore)



Democrazia/oligarchia



Gerarchia spirituale



Comunità spirituale

– Le tribù rappresentano la fase infantile dell’organizzazione umana, quando non c’è ancora una linea comune. Il destino delle tribù è infatti quello di essere conquistate da un imperatore o un monarca che le unifichi e dia loro un’identità nazionale comune: si deve creare un «ego nazionale». Corrisponde alla fase del bambino nell’essere umano (0-7 anni), quando non ha ancora un ego definito.

La mente e i computer

Dove sono le chiavi?

Giunte sulla porta di casa, molte persone attraversano spesso momenti di autentico panico: dove sono le chiavi? Le ricerche nella borsa continuano per un po’ di tempo e poi, nel 99,99% dei casi le chiavi saltano fuori – ovviamente c’erano, ma non sapevamo dove fossero.

Altre persone tendono sempre a dimenticare qualcosa di essenziale: il portafoglio, i documenti, il fazzoletto, il cellulare, l’abbonamento alla metropolitana, gli occhiali. Quando si deve partire per un viaggio spesso la domanda che ci si fa non è “ho dimenticato qualcosa?”, ma “che cosa ho dimenticato?”, dando per scontato che è impossibile che tutto sia andato liscio. Quando al mare si va in spiaggia la lista delle cose da portare si modifica: olio solare, asciugamano, occhiali da sole, bottiglia d’acqua, qualcosa da leggere. Anche qua, però, quasi sempre si dimentica qualcosa.

Non sarebbe meglio gestire le cose in modo “sistematico”, mettere sempre le chiavi nello stesso posto, farsi una lista delle cose da portare per ogni circostanza, una per quando si va al lavoro, una per quando si parte in vacanza, una per quando si va in spiaggia? Apparentemente sì, ma le cose non sono così semplici, come si vedrà nel seguito.

Dimenticato

Tipicamente ci dimentichiamo sempre di fare qualcosa, di pagare una bolletta, una multa, di andare ad uno spettacolo a cui tenevamo particolarmente. Dopo avere pagato con la carta di credito a volte ce ne andiamo senza firmare e, peggio, lasciando la nostra carta di credito al commerciante che ci deve correre dietro per consegnarcela.

Tendiamo, inoltre, a fare sempre gli stessi errori: se una volta sbagliamo una svolta per andare in un certo posto, è probabile che la volta successiva ripeteremo l’errore. Compriamo libri che poi non ci piaceranno, ma ogni volta ci caschiamo e prendiamo un libro dello stesso genere. Persone intelligentissime fanno errori stupidi e sono assolutamente carenti nella gestione delle attività più minute. Inutile chiedersi come abbiamo potuto sbagliarci così e giurare a noi stessi che non faremo più gli stessi errori.

Fare bene ogni cosa

Perché non evitare questi irritanti contrattempi cercando di rendere più “sistematico” il proprio comportamento? Ad esempio, facendosi una lista delle cose da prendere in ogni circostanza o delle azioni da compiere quando si deve pagare un conto?

Non lo fa nessuno, e non funzionerebbe. Se cerco di farmi la lista delle cose da fare, devo gestire una entità in più, la lista, che facilmente diventerà non aggiornata quando, ad esempio, aggiungerò un nuovo oggetto alle cose che devo portare con me quando vado in città. Cercando di seguire le nuove regole che mi sono imposto perderò un sacco di tempo, aumenterò lo stress e rischierò lo stesso di commettere errori o dimenticanze.

La teoria computazionale della mente

Per un computer, anche il meno potente, sarebbe molto semplice adottare questi accorgimenti e non commettere mai questo genere di errori. La mente umana, però, non si comporta in modo “sistematico”, come fa un computer. La nostra visione del mondo non è “cartesiana”, “ortogonale” come spesso immaginiamo possa essere, ma caotica, sghemba, suggestionabile.

Una delle più importanti teorie sul funzionamento della mente umana, la teoria computazionale della mente (1), parte invece dall’idea che la mente umana funzioni in modo molto simile ad un computer. Secondo Steven Pinker, uno dei più maggiori studiosi di neuroscienze cognitive, questa teoria … ha risolto problemi filosofici millenari, ha impresso la spinta iniziale alla rivoluzione del computer, ha posto i problemi significativi delle neuroscienze ed ha fornito alla psicologia un programma di ricerca straordinariamente proficuo (2)

Non voglio certo sminuire l’importanza di questa teoria, ma, in certe cose (come la gestione degli elenchi delle cose da fare), un computer si comporta in modo molto diverso dall’essere umano standard. La relazione tra la mente umana e il computer secondo me è un’altra.

Il disegno dei computer


I computer assomigliano alla mente umana perché sono stati disegnati da essere umani, in base all’unico modello che avevano. In effetti tutte le operazioni di base di un computer, che corrispondono al set di istruzioni della sua unità centrale, possono essere effettuate da un essere umano: sono semplici manipolazioni di numeri, addizioni, sottrazioni, operazioni logiche di base, come OR (che vale 1 se almeno uno dei due operandi vale 1) oppure AND (che vale 1 se entrambi gli operandi valgono 1). Sono tutte operazioni che un essere umano può fare in un secondo o poco meno: il punto è che un computer ne può eseguire miliardi al secondo.

Un essere umano potrebbe comportarsi come un computer, ma non lo fa mai: ci metterebbe troppo tempo, si scoccerebbe, cercherebbe scorciatoie. Alla fine un essere umano si comporta inevitabilmente in modo caotico, non sistematico, come ci possiamo rendere conto ogni volta che non troviamo le chiavi di casa.

Alberto Viotto



NOTE

1) http://en.wikipedia.org/wiki/Computational_theory_of_mind

2) Steven Pinker, Come funziona la mente, pag 85, Oscar Saggi Mondadori

tratto da

http://www.riflessioni.it

La tua opinione su ...

Io penso sempre che un essere umano non ha bisogno di dieci ville o trecento milioni ... e nel tenersele lascia allo stremo gli altri, le ha tolte agli altri, perciò non è stato furbo, ha fatto del danno in fine. Non è questione di avere come sempre vi hanno insegnato, è questione di "che" parte di mondo vuoi avere tu a discapito degli altri? Lo dicevo anche ieri, la nostra è una società fondata sulla rapina, io rapino te, te rapini l'altro che andrà a rapinare altri ancora ... e loro rapinano noi tutti ogni giorno.
Se applicassimo il reddito di cittadinanza come fan tutti, primo saremo un paese più civile e con meno delinquenza e secondo magari si alzerebbero le paghe attuali fermi agli anni '80.

Nell'ultimo periodo si torna a parlare di reddito minimo garantito, tra l'altro presente in vari paesi del mondo, tranne che in Italia.
Aspetto il vostro parere su questo tema e invitate anche i vostri amici in questa pagina.



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Una spiegazione scientifica al fenomeno dell'autocombustione umana


autocombustione-umana.jpgPer anni, da molti, è stata considerata alla stregua di una leggenda metropolitana: l'autocombustione, ossia la possibilità che un corpo bruci in modo spontaneo fino a carbonizzarsi, per una misteriosa reazione chimica cellulare e senza fonti esterne di innesco, sembrava solo una fantasia.
Ma ora un docente di Cambridge, sicuro della fondatezza scientifica del fenomeno, sostiene di aver anche capito cosa può provocarla.

Il primo caso del genere testimoniato dalla storia della medicina risale al XV secolo, proprio in Italia. La sfortunata vittima dell'autocombustione fu un cavaliere di Milano, talePolonio Vorzio (Polonius Vorstius, alla latina) che andò a fuoco da solo dopo aver bevuto un bicchiere di vino, davanti allo sguardo terrorizzato dei familiari. Era il 1470, ma a riferire la vicenda fu, quasi due secoli dopo, nel 1641, il medico e matematico daneseThomas Bartholin.
Da allora, si sono susseguiti nel corso del tempo altri rari, ma eclatanti episodi di fiamme spontanee. Atroce fu la morte della contessa Cornelia Di Bandi, nel 1731 a Cesena. La trovarono a terra, tra il letto e la finestra della camera, con le dita, le gambe e la testa carbonizzate. Il resto del corpo era intatto, come pure la camera. Unica traccia del rogo, la fuliggine, che copriva il pavimento e il pane posato sul tavolino accanto al letto.

In tempi più recenti, si ricorda il caso di un senzatetto, trovato moribondo in una strada della Gran Bretagna, nel 1967: un vigile del fuoco raccontò di aver visto una fiamma bluastra uscire dal suo addome. Mentre in Florida, una signora venne trovata carbonizzata in salotto. Con lei erano bruciati una pila di giornali e l'area della moquette su cui giaceva il corpo, ma tutta la mobilia era in normali condizioni. Così il cadavere: si era ridotto in cenere, tranne la testa e una gamba, perfettamente intatte.
L'ultimo episodio di morte inspiegabile attribuita all'autocombustione umana risale ad appena due anni fa, nel dicembre del 2010. Pochi mesi dopo, la relazione sottoscritta dal coroner di West Galway giustificò la fine di un anziano trovato completamente bruciato in una camera per il resto in ordine proprio come conseguenza di un rogo spontaneo. Fenomeni dunque eccezionali, ma difficilmente archiviabili solo come il frutto di superstizioni o leggende.
I pochi studiosi che in passato hanno affrontato l'argomento hanno sempre puntato il dito sull' alcolismo: in sostanza, le fiamme scaturirebbero all'interno del corpo in presenza di una quantità eccessiva di etanolo. Altri ricercatori- come il dottor Gavin Thurston, medico legale londinese- pensavano che a scatenare le fiamme potesse essere il grasso corporeo assorbito dagli abiti, che produceva un effetto "stoppino" bruciando anche a temperatura ambiente.
Il professor Brian J.Ford, biologo molecolare, ha deciso di mettere alla prova queste teorie. Ha così preso della carne di maiale- per la precisione tessuto addominale- e la ha marinata per una settimana in etanolo. Niente da fare: non ha preso fuoco, neppure quando l'ha avvolta in una garza inumidita nell'alcol etilico.
"L'etanolo non c'entra- ha concluso il ricercatore di Cambridge- anche perché non è normalmente presente nei tessuti umani. Ma c'è, invece, un'altra sostanza chimica altamente infiammabile prodotta dalle nostre cellule e la cui concentrazione può aumentare in particolari frangenti: l'acetone.
"In alcune condizioni- come l'alcolismo, una dieta priva di grassi, il diabete e persino la dentizione- il corpo sviluppa la chetosi, nella quale si produce l'acetone", ha spiegato Ford. Ha così provato ad intridere il maiale in questa sostanza chimica. "Abbiamo fatto dei modelli in scala umana e li abbiamo persino vestiti. Abbiamo acceso un fuoco e nel giro di mezz'ora i maiali erano ridotti in cenere.

Per la prima volta, abbiamo dimostrato sperimentalmente che l'autocombustione è reale." 
[Fonte].

Cosa significa realmente presa di coscienza?


Alla fine dei precedenti due articoli avevo indicato come indispensabile una forte presa di coscienza senza la quale non è possibile ipotizzare nessuna soluzione dei gravissimi problemi in atto a livello economico, politico, ecologico, militare.
Ma cosa significa esattamente presa di coscienza? E cosa fare una volta che si è attuata a livello personale questa forte presa di coscienza?
Non credo che esistano delle linee guida esatte, che esistano istruzioni dettagliate su come fare; non ci sono soluzioni preconfezionate. Eppure la possibilità che ci sia un futuro decente per la razza umana dipende secondo me dalla maniera in cui ognuno si impegnerà a prendere coscienza di quanto sta avvenendo, e si impegnerà soprattutto a cambiare.
La mia esortazione fondamentale è infatti impegnati a cambiare, abbandona ogni riluttanza a cambiare il tuo modo di pensare, il tuo stile di vita, le tue abitudini (da quelle legate all’alimentazione a quelle legate ai tuoi rapporti con gli altri a …).
Il potere che ci domina e ci avvelena ha potuto fare fino adesso ogni sorta di nefandezze perché tutti noi glielo abbiamo consentito, perché abbiamo preso le nostre informazioni dai mass media che Loro controllano, perché ci siamo fatti distrarre da mille cose futili che Loro ci hanno fatto apparire come utili e divertenti, perché abbiamo votaro i loro partiti (che sono tutti coinvolti, tutti complici del sistema), perché abbiamo sempre dato fiducia agli “esperti del settore” persino in campi come l’economia (dove gli esperti di turno sono legati a filo doppio al potere economico) e la salute (dove gli interessi miliardari delle multinazionali farmaceutiche dettano legge sul tipo di cura che viene adoperato), perché ci siamo illusi della verità di questa o quella fede (religiosa, politica, sportiva, poco importa se si tratti del cristianesimo, del buddhismo, del socialismo, dell’anarchia, dell’inter o della juventus).
Ci hanno abituati a fare tutto quello che è sbagliato, a credere vero tutto quello che è falso, a dare valore a ciò che è futile, facendoci dimenticare la nostra dimensione spirituale e le nostre capacità mentali.
L’uomo che scopre le scie chimiche ed il nuovo ordine mondiale dovrebbe rendersi conto che per arrivare a gestire un piano così complesso ed efficace di avvelenamento della stessa razza umana (e di tutto il pianeta) devono avere messo in atto da moltissimo tempo una tentacolare cospirazione, e quindi che Loro hanno in mano le redini di

  • tutti i partiti
  • tutti i sindacati
  • tutte le religioni
  • tutti i movimenti politici di massa (anche quelli di cosiddetta opposizione come gli indignati)
  • tutti i mass media
  • tutte le associazioni ambientaliste e animaliste
  • tutte le istituzioni legate al cosiddetto volontaria
  • tutte le istituzioni nazionali e governative
  • tutti i siti internet più importanti, persino tra quelli che denunciano alcuni aspetti parziali del loro malefico piano (vedi i siti che denunciano il signoraggio e tacciono sulle scie chimiche, quelli che denunciano le scie chimiche in maniera inefficace, quelli che fanno finta di denunciare le scie chimiche - un esempio per tutti il sito sciechimiche.org); se si possiede controllo di ogni possibile opposizione si controllano gli oppositori ed al momento giusto li si può dirigere ove Loro ritengono opportuno.

giovedì 13 settembre 2012

Umberto Galimberti e Fabri Fibra: Si presenta "L'ospite inquietante"


Il nichilismo che è la negazione di ogni valore è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Siamo nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona...

Sono d'accordo con tutto quello che scrive Galimberti, solo una piccola nota: 

Perciò dire che è l'ospite più inquietante ... io non sono proprio d'accordo, è vero che Nice dice questo però racconta anche di come l'ospite sia inquietante appena lo si scorge, ma proprio senza quell'ospite il super uomo non nascerà mai. Come può nascere un essere al di la del bene e del male se non ha prima demolito ogni vecchio, e stantio, valore? Non è possibile secondo me, anche se avendo letto il libro tre anni fa appena uscito non posso che consigliarlo, veramente da leggere tutto in un fiato e rileggere i passaggi migliori, tanto è breve, sono solo 180 pagine. Noi siamo in un epoca in cui le cose che dice sono esatte, al limite proprio.



ascoltateli bene tutti e due cosa dicono, sono due che vivono sembra!

Commenti principali

  • Dite il cazzo che volete su Fibra, potra piacere o meno, ma ha due palle cosi!!!!
  • galimberti e fibra nello stesso video ... meglio di una sc*pata caxxo !!!

KESHE FOUNDATION: RESOCONTO DEL MEETING DEL 6 SETTEMBRE IN BELGIO CON I RAPPRESENTANTI DELLE NAZIONI


KESHE FOUNDATION: RESOCONTO DEL MEETING DEL 6 SETTEMBRE IN BELGIO CON I RAPPRESENTANTI DELLE NAZIONI

di Mehran Keshe

Cari visitatori del forum,
Nel mondo della diplomazia non ci sono rivelazioni sentimentali. Così non riveleremo cosa accaduto nel meeting del 06.09.2012.
Come risultato immediato della riunione e nel suo processo di sviluppo, confermiamo l’istituzione del programma spaziale africana (ASSP).

Questo significa che l’anno prossimo le Nazioni Africane faranno parte del programma spaziale, by-passando l’era di propulsione, tecnologia artificiale non necessaria che non ha spazio nel reale funzionamento del movimento nell’universo.

Gli accordi preliminari per questa organizzazione hanno avuto luogo epresto annunceremo la nazione che abbiamo scelto come centro di questa organizzazione.

Abbiamo proposto e capito che un nuovo accordo verrà stabilito per il programma aerospaziale SASSP nel Sud America.

Pertanto, se altre organizzazioni non creeranno impedimenti, i due continenti che nel passato non hanno avuto la possibilità di far parte del programma spaziale, ora potranno farlo, superando la NASA in tecnologia. Questo è ciò che possiamo riportare di questo incontro e degli accordi preliminari che ne sono conseguiti, fatti con le Nazioni in grado di ospitare la creazione iniziale di queste organizzazioni.

Il terzo programma internazionale per la pace è pianificato per Dicembre di quest’anno o Gennaio dell’anno prossimo.

Per questa occasione, invitamo i cittadini dei paesi aderenti, a designare al massimo 3 delegati per partecipare all’incontro. In occasione di tale incontro consegneremo la tecnologia completa a tutte le persone del mondo in assenza dei rappresentanti dei loro governi, poichè i governi, già informati su ciò che sta per accadere, dovranno organizzare i propri affari di stato nei prossimi tre mesi.

Nel frattempo il processo di insegnamento andrà avanti come pianificato epresto sarete in grado di produrre i primi piccoli sistemi per la produzione di energia da pochi watt, da soli. Invitiamo coloro che ci hanno contattato o coloro che sono riusciti nella realizzazione del sistema di produzione di energia, a realizzare video dove possano mostrare i propri procedimenti.

Da oggi ha inizio il gioco del trasferimento delle tecnologie della Fondazione Keshe a voi, la gente di questo pianeta.

Vi prego di divulgare i programmi di primo insegnamento ai mass media e social network, affinchè nessuno sia lasciato all’oscuro della luce della conoscenza universale.
Il fondatore e attuale custode della Fondazione Keshe.
Mehran T. Keshe

fonte: www.keshefoundation.org
tradotto e segnalato da: Undernature, DA:http://www.iconicon.it/blog/2012/09/keshe-aggiornamenti-sul-6-settembre-scorso/

si veda anche:

LE RIVELAZIONI EPOCALI DELL'ING. KESHE LA VERA FORZA DEL QUARTO STATO DELLA MATERIA.

fonte
http://cafedehumanite.blogspot.it

E invece, parliamo di prostituzione

                
                                                                                                                                                       Lo facciamo mettendo in contrapposizione due tesi: quella di chi sostiene che la prostituzione sia qualcosa che offende la dignita' della donna, di qualunque donna, non solo di chi la esercita, e quella di chi, al contrario, sostiene che la prostituzione non sia sostanzialmente diversa da una qualsiasi altra professione - anzi, talvolta indispensabile per risolvere le difficolta’ di chi non puo’ accedere agilmente a un’attivita’ sessuale soddisfacente -, e che il vero problema sia esclusivamente morale, insito in coloro che, per questioni del tutto soggettive, non riescono a sopportare l’idea che nel mondo ci siano donne che, in liberta’ e senza sentirsi di serie B, abbiano scelto di prostituirsi. A sostenere questa seconda tesi, ovviamente, ci sono anch’io.

"La prostituzione non è riappropriazione. Non è scelta, non è libertà, non è gioia. La prostituzione implica la tortura, la riduzione in schiavitù, lo sfruttamento, l’emarginazione sociale, il ricatto."

Questo scrive Chiara Melloni in un articolo per Femminile Plurale che ha un titolo che pare quasi un ordine, "Non parlate di prostituzione", del quale non condivido una sola virgola. Infatti, l’articolista, in buona o cattiva fede questo non mi e’ dato di saperlo, non fa altro che confondere il mezzo (la prostituzione) con la finalita’ (il trafficking, cioe' il traffico di esseri umani) di chi con essa, sfruttandola, si arricchisce.

Quello che si sa ma non si dice



"Quanto al futuro, ascolti: / i suoi figli fascisti / veleggeranno / verso i mondi della Nuova Preistoria." (Pier Paolo Pasolini, da "Poesia in forma di rosa".)

"I maggiori centri decisionali non saranno tanto nel governo o nel parlamento, quanto nelle direzioni delle grandi imprese e nei sindacati, anch'essi avviati ad un coordinamento internazionale". (Eugenio Cefis, 1972)

Chiunque volesse cimentarsi nell'interpretazione dell'attualità, di questo drammatico passaggio tra Seconda e Terza repubblica, per capire cosa stia succedendo ed azzardare una previsione del nostro futuro, può farlo utilizzando gli strumenti della nostra Storia, con i suoi preziosi suggerimenti e i tanti indizi che diventano prove.
Perché c'è un filo - o meglio una catena di schiavitù - che lega i destini delle generazioni che hanno vissuto gli anni dal dopoguerra ad oggi. E' una Storia che ha costanti immutabili, che ha incastonata una maledizione - quella dei "vent'anni"- legata alla ciclicità delle sue crisi, che ha seminato morti e distruzione per ottenere una sola cosa: il declino inarrestabile di un paese - al quale assistiamo impotenti oggi - sacrificato sull'altare di interessi privati e internazionali.
Una Storia che non ha avuto pietà dei grandi uomini: industriali, politici e poeti colpevoli di non essersi piegati ma ribellati alle regole, di aver voluto tentare di cambiare le cose o solo di testimoniare, urlandola, la verità e tanto meno ha avuto pietà degli uomini e donne anonimi che attendevano il loro turno ad uno sportello bancario o il treno in sala d'aspetto, semplici agnelli sacrificali da offrire in olocausto sul solito altare.
Una Storia che in prospettiva non ci offre niente di buono ma solo ancora asservimento ad un Potere che sempre di più, mano mano che ogni resistenza ad esso viene meno, pensa di poter decidere della nostra vita e della nostra morte, come un dio onnipotente non solo malvagio ma anche ottuso e quindi ancora troppo umano. Di un'umanità maligna che non riuscirà mai a scrollarsi di dosso.

Verità cercasi, disperatamente

Mia piccola introduzione ... piccante!
La lettera si chiude con "buon viaggio", quale augurio migliore? La vita stessa è un viaggio, un viaggio che alla fine ci lascia un grande bagaglio. L'assurdità dell'uomo medio e mediocre di oggi è proprio che vive senza acquisire nessun bagaglio, e quindi non è niente se non quello che possiede. Questa è miseria estrema ... non povertà, peggio ancora, ignoranza, quella tanto amata dalla chiesa ... in fondo hanno o non hanno la sede nel paese col numero di laureati più basso d'Europa? Poco ci manca se non è così la realtà ... interessante questo articolo messo stamani 
http://fintatolleranza.blogspot.it/2012/09/santa-inquisizione-e-culto-satanico.html

Un bagaglio culturale e di esperienze ti rende qualcosa di unico, quello per cui siamo nati, non essere tutti uguali, MA il contrario, sono cose queste che modificano inevitabilmente il nostro modo di essere e di porci nei confronti del mondo stesso. Brutto per chi vorrebbe l'eterno sempre uguale a se stesso, l'illusione del non divenire, cioè un paradosso, impossibile, tutto scorre e tutto cambia continuamente . 
Lo ero anch'io fan di superquark ... ora detesto Angela e figlio perché non possono dire quelle buffonate a milioni di persone ed essere pure pagati, ma avete visto tutti l'11 settembre, il memoriale video di Angela figlio che vergognoso? ... pensate poi come crollano i nostri miti. 
Ma va proprio bene così però, più miti distruggiamo e più saremo vicini alla nostra vera essenza che si manifesta ogni giorno della nostra vita,  solo dopo aver distrutto tutto puoi ricostruire e rimescolare le carte, prima non di sicuro. L'antica conoscenza indiana, gli stessi che insegnavano il velo di maya ed avevano ragione, insegnano che Shiva è la dea della trinità indiana che distrugge ... la trinità anche in oriente troviamo, anzi, sono stati loro che ce l'hanno tramandata a dire il vero. La nostra cultura preconfezionata, come tutto il resto, ci vuole rendere saggi ma senza le esperienze, solo per sentito dire, avete visto il postsulle torture della "santa inquisizione" stamani?
Santa ... il porco del sognore è santo, non l'inquisizione imbecilli!
Questi hanno ucciso per divertimento e voi oggi li pregate? Ma vogliamo svegliarci davvero o si vuole crepare da addormentati?
Io lo vado dicendo da molto ... passeranno dal sonno alla morte e nemmeno sapranno le possibilità che avevano, nemmeno sapevano di essere vivi. E' poca cosa che perdono in fondo ... hahahahahahahaha

Ho ricevuto una lettera da una nuova iscritta, alla quale ho deciso di rispondere pubblicamente perchè riguarda un problema che tocca più o meno tutti coloro che frequentano Internet: l'affidabilità dell'informazione.

Salve,
mi sono appena iscritta a questo sito dopo aver visionato alcuni articoli e video che ho trovato interessanti, ma soprattutto sconvolgenti!
Ho 20 anni, studio scienze infermieristiche, capisco poco niente di politica, di scienza e della vita in generale.
La mia domanda è:
come posso fidarmi di voi?
Non è una critica, non una provocazione, ma una domanda sincera che viene dalla mente di una ragazza a cui tremano le mani sulla tastiera al pensiero di persone in grado di mentire, di uccidere, di compiere violenze di ogni genere facendole passare sotto silenzio.
Ma ancor più trema, questa ragazza, al pensiero di se stessa, povera cieca assuefatta a comode verità, che ha permesso e permette con la sua ignoranza tutto questo.
Ero fan di super quark, ora dubito, ...

Nuove armi ad impulso elettromagnetico per U.S.A e Israele. Viva la guerra!


pubblicato il 12 09 da http://buenobuonogood.wordpress.com
buenobuonogood

Che bella la guerra! Come si risolvono presto i problemi con la guerra, no? Una bella bomba qua, un campo minato là e poi, e poi… volete mettere quanto fa sentire duri spararsi in faccia con fucili e mitra, vero? È avere il potere di vita e di morte nelle proprie mani, fa sentire grandi e forti. E poi, tutti lo sanno, per fare la pace, bisogna prima fare la guerra.
La verità è che la guerra è un business. Bravo, direte, già si sa. Lo so, lo so ma adesso ascoltate, anzi leggete, che vi dico un’altra grande verità: esiste una grandissima differenza tra sapere e non sapere quello che si fa della propria vita in questo bel pianeta (e la stessa sacra guerra di cui stiamo parlando è una delle conseguenze di questo “gap”, ndr). Quindi, per l’appunto, l’arma non è nient’altro e nientepopodimeno che l’oggetto che fa sentire grandi i piccoli e forti i deboli.
Chi non è in grado di risolvere i problemi senza ricorrere alla violenza è un fallito, una persona che non sa cosa fare di utile per sé e soprattutto per gli altri, proprio perché non è né cosciente né consapevole delle proprie responsabilità di essere umano.
Magari, ci dicono, il 21 dicembre di quest’anno cambierà qualcosa nella vibrazione cosmica e tutti gli uomini della Terra cominceranno ad inquadrare differentemente priorità e responsabilità, dirigendosi tutti verso un futuro di pace e amore. Mah… mah. Non so cosa succederà ma sarebbe bello vedere come l’avvento della fantomatica Era dell’Acquario  faccia evolvere tutti questi piccoli omuncoli guerrafondai e leccasoldi e li faccia crescere.
Bene, l’introduzione è fatta. Chi segue almeno un po’  bueno buono good, sa come la penso… ma questo può non fregare niente a nessuno; quello che importa è ricordare sempre che la guerra rappresenta, oggettivamente, l’apoteosi dell’ignoranza, dello spreco, dell’odio e della morte.

SANTA INQUISIZIONE E CULTO SATANICO VENEZIANO !!!


Si parla spesso e giustamente di Shoah e di genocidi moderni e di quanto sia importante la memoria storica; quello di cui non si parla tanto è il peggior genocidio della storia dell'umanità, quello perpetrato in più di sei secoli di storia dalla Santa Inquisizione di Santa Romana Chiesa Apostolica. Perchè tanta ipocrisia e tanto silenzio? Vittime di questo genocidio sono le presunte streghe , i frati e le suore che chiedevano ai Papi di spogliarsi delle proprie ricchezze materiali, gli eretici : catari, valdesi e protestanti, gli ebrei e tutti coloro che erano sospettati di non seguire le regole di Santa Romana Chiesa.
Famosa per efferatezza l'Inquisizione spagnola a partire dal 1478 vide il terrificante attivismo del domenicano Tomàs de Torquemada. Nel nome del Signore centinaia di migliaia di innocenti persero la vita dopo aver subito orrende torture per mano delle istituzioni ecclesiastiche e secolari. Il terrore dilagò nel 1500 nelle terre del Nuovo mondo dove i conquistadores spagnoli sterminarono intere civiltà.


Il Culto Satanico Veneziano fu fondato dall' Antipapa Innocenzo III intorno all'anno 1198 durante il suo regno in qualità di AntiPapa e capo supremo del Culto Romano.
Al contrario dei precedenti membri del Culto Romano, Innocenzo III non era un adoratore della Magna Mater (Cibele) e delle antiche divinità oscure della tradizione Vaticana. Al contrario, Innocenzo III introdusse elementi di una religione per molti versi completamente nuova [...] e fondata sulle antiche ed esoteriche conoscenze degli Alti Sacerdoti Sadducei che avevano retto gli antichi templi di Baalbek e di Gerusalemme già 1800 anni prima.
In luogo dell' adorazione di Cibele, i membri del Culto Satanico Veneziano adoravano ed adorano Moloch ed i demoni del mondo ctonio (sotterraneo o infernale).


mercoledì 12 settembre 2012

Purtroppo non basta conoscere i poteri occulti per non esserne succubi o plagiati ?!?!. Certo ma occorre smettere di informare formare e sapere e costruire una vera alternativa ?!?! Ma non intoduciamo implicitamente suggestive baggianate


Purtroppo non basta conoscere i poteri occulti per non esserne succubi o plagiati ?!?!. Certo ma occorre smettere di informare formare e sapere e costruire una vera alternativa ?!?! Ma non intoduciamo implicitamente suggestive baggianate

di 
PAOLO FERRARO 

La riflessione , apparentemente corretta nella parziale analisi di come sia strutturata la informazione deviata, e di come sia infiltrata o di come siano inadeguati vecchi percorsi di informazione, arriva a conclusioni a dir poco abberranti se non si indicano quali metodi e quali medicine.
La informazione corretta è FATTI, DATI VERIFICABILI DIRETTAMENTE, NOMI, PERSONE , DENUNCIA PUBBLICA ed insegnare che uomini e criminali sono, semplicemente, alleandosi con gli spezzoni non deviati dello stesso potere legale dello Stato che comunque appartiene anche alla collettività sana, chiedendo la punizione sui vari piani individuabili, morale, etico, giuridico e politico, facendo sorgere grandi movimenti consapevoli.
Inoltre è fuorviata perchè manca una analisi congrua del come, perchè e a che fini nascano pagine, gruppi, movimentini e partitucoli ed altro, frammentando. Molti dei personaggi sottostanti, con una semplice seria ed equilibrata osservazione, sono palesemente inquinati, inquinanti e addirittura provengono da storie ed altro ... talmente tanto semplici da inquadrare, che solo una discreta imperizia e pigrizia non consente semplicemente di smascherarne i giochi.
Infine oggi predicare il silenzio asordante e non vedere che semplicemente ci si può collocare dalla parte di un movimento unitario e generale reca danno a sé, ai propri figli, alla umanità e indica una orwelliana sudditanza ed esattamente ciò che si addita: meglio non parlarne e non analizzare sennò si fà solo e sempre e comunque una indiretta pubblicità gradita. E la chicca i poteri occulti voglion diventare "semilegali " ( sic !!! ).

Spinovarese racconta BIEL in EROINA

spinovarese racconta BIEL in Eroina





... qui mi ricordo il mio periodo più intenso, nove mesi ininterrotti quotidianamente, mai sono andato oltre come tempo massimo di assunzione quotidiana di oppiacei. Però, figuratevi, appena arrivato in Spagna la trovai a dieci euro, per due volte. Era il paradiso per gli italiani ... e infatti c'è pieno, chissà perché ...
Un paradiso che non costerebbe nemmeno tanto, con duemila euro al mese ti paghi tutto, affitto compreso ... Pensare che in alcuni stati guadagnano quei soldi a lavorare ... ed hanno anche meno rogne, stanno bene quelli che ci vivono e che ci sono nati ... pensare questo e subito dire: Ma la vita costa di più. Non è vero un cazzo e lo dice solo chi non li conosce questi e chi non usa il cervello per porsi delle domande. La benzina più cara di chi é? E gli affitti ? E le assicurazioni auto? E gli stipendi più bassi? E le sigarette, a parte Inghilterra che costano un capitale ...
E tu in Italia, se hai avuti qualche nonno che stava bene ti trovi a 30 anni, dopo tredici di lavoro più o meno con venticinquemila euro, che provengono da una rendita pure, era meno e li avevo fatti crescere quel poco che si può ... e poi stipendi da mille euro 
Ricordo che conobbi una coppia che bruciarono un 55 mila euro in tre mesi, in due, in coca, scarpe per lei e cazzate simili, alberghi, eccetera. Poi avevano trovato il modo di farsi rendere dalla metropoli delle belle cifre al giorno, si parla almeno di 60\70 euro. Il problema di quelle città è che ce n'è anche troppa e a poco prezzo per tutti. Figuratevi, turisti di continuo, cosa cercano secondo voi? E chi gliela procurava? Noi, che eravamo li da mesi ... e senza soldi ti offrivano. Ciò fatto l'estate così, ci abbiamo fatto, con 5 euro fumavamo tutto il giorno in tre e si offriva ... e uscire dal supoermarket e vedere una donna sui cinquanta che mentre raccogli la tua canna spenta ti dice "senior, puede fumar un pochito?"
ma vai cara e tieni questa e fumala tutta ...

Ora ponetevi delle semplici domande che riguardano la vostra esistenza:

Dove sono i politici più mantenuti e pagati e dove sono le trattenute fiscali più pesanti? E dove le carceri più piene? In Norvegia chissà come mai sono tutti benestanti e non vanno in prigione, miracoloso, vero? Rincoglioniti, fino a quando non avrete questo sarete sempre dei poveri schiavi che non tengono nulla al mondo, sfruttati e che non hanno nulla per cui valga la pena vivere davvero ... in molti ritardatari ... ahahahaha, lo ricordate Una notte da leoni? Esatto, proprio così, alcuni nemmeno sanno cosa significhi. Quando metti piede in una di quelle città e provieni da paesi disgraziati come solo pochi sanno essere, ti chiedi: Ma dove sono stato sino a ieri?
E poi, ritorni nella tua Italia e vedi che è sempre indietro come il c ... , allora ti chiedi, me te lo dovevi anche chiedere prima, per cosa stanno facendo tutta quella fatica?
E pensare che il dodici settembre duemila e uno ho sentito gente dire "lo prenderanno"e chi, binladen mediatico?
Imbecilli due volte .......

PPS: Secondo voi spinovaresino deve provare il buco? E come fa a perderselo E poi dall'alltro lato vediamo invece cosa ci vendono oggi, c'era un secolo fa l'aspartame? Sono ignorante ...
Io molte volte spiegai la teoria ... lo capì, e questo lo credo per le domande che mi fece, un ragazzo romeno di ventiquattro anni che conoscevo a Roma e che fumavamo assieme tutte le sere per un bel periodo ... a scacchi batteva gli organizzatori della gara ...
L'intelligenza non è in vendita e quello che fai è legato al modo di concepire l'esistenza ...


... vedevo questo e leggevo i comenti vari ... di ignoranza, che se la vendessimo in Italia saneremo il debito e ognuno avrebbe cinquecento mille euro di pensione al mese... a proposito: Lo sapete che state pagando la TAV talemente tanto, ma proprio tanto, che avreste una pensione per un milione di persone giornaliera di oltre mille euro? Dividete 60 miliardi. Lo sapete che state pagando il ponte sullo stretto?
Non lo sapete o siete lobotomizzati ...
Tardi.... è sempre tardi quando lo scopriranno questi

Aspartame: dolcificante cancerogeno? No, forse si, vediamo!
In Danimarca secondo una ricerca condotta su circa 60.000 donne incinte, il consumo giornaliero di una bevanda gassata 

Vivi e lascia vivere...



Vivi e lascia vivere: in un determinato senso, è certo un comandamento inviolabile. Non rispettarlo, significa semplicemente tradire la nostra umanità. Nessuno, nessuno ha diritto di esercitare una violenza ai danni di un altro essere umano. Su questo siamo certo d'accordo.
Il problema, semmai, sopraggiunge allorché la nostra lingue e il significato delle sue parole viene stravolto e pervertito nei secoli a tal punto, che questa massima diviene l'alibi vergognoso e il comodo standardo di ogni invidioso, parassita e psicopatico narcisista di questo mondo. 

Perché, vedete, "Vivi e lascia vivere" nel suo significato "d'armento", ai nostri travagliati tempi, si traduce puntualmente con un bel "Non interferire mai con il male che vedi compiuto. Non pronunciare, neppure per "sbaglio" una parola o un giudizio al riguardo. Non interferire, se vuoi vivere tranquillo, e girati da un altra parte".
Il manifesto del menefreghismo, in altre parole; la chiave di lettura preferita del conformista, dell'uomo medio; del mediocre. Ignorando, a mio avviso in piena coscienza, il dato di fatto ontologico che ogni essere umano viene al mondo per lasciarlo infine in condizioni peggiori o migliori di come lo ha trovato al suo arrivo...la pecora del buon pastore ama nascondersi dietro agli alibi più spiritualeggianti, pur di celare la propria totale indifferenza nei confronti di tutto ciò che non tocchi direttamente i suoi gretti interessi. Il fatto è, che in questo universo fondamentalmente olografico, tutto finisce per influenzare tutto. E' un'illusione oltretutto molto stupida, credere che la parte non coinvolga il tutto, e viceversa....
"Vivi e lascia vivere". "E se proprio ti viene da muovere una critica a qualche aberrazione che cogli in una società sempre più inumana, ricordati di cercare prima nel tuo occhio una trave ancora più grande". Cambiano i tempi, in apparenza; è vero. Ma le "forme mentis" dalle quali discendiamo, per così dire, sono mooolto più resistenti dell'aderenza diretta, consapevole, a credi dogmatici millenari...

"Vivi e lascia vivere", in altre parole ancora, viene utilizzato per ammonire i più brillanti, ma spesso confusi, spiriti critici; quelli che non temono di sollevare quesiti, quando accade qualcosa che non "torna"loro. Quelli che vogliono REALMENTE, giacché straziati da un'intima vocazione, lasciare il mondo in condizioni migliori, di come lo hanno trovato al loro arrivo.
Se in origine l'affermazione traeva la sua ragion d'essere dal genuino rispetto per la vita umana, riferendosi a qualcosa di più esoterico e sacro, di una generica e ipocrita tolleranza, oggi la troviamo invece puntualmente impiegata per proteggere, con tanto di aria di solennità, il più profondo disprezzo, per quella che dovrebbe esserlo, autenticamente, "vita umana".
Un attentato continuo al genuino spirito critico. Istituzioni che degnamente qualificano il livello di corruzione attuale del genere umano, come la mafia, ( tanto per citarne una tra le minori attualmente in affari ), basano interamente la loro prosperità, su questa stregonesca versione perversa, dell'antico motto "Vivi e lascia vivere". Tradotto. Niente vedo, niente "saccio".


PERCHE' IL SISTEMA SI E' ROTTO ...


... (E NON E' PIU' RIPARABILE)


Nel 1980 l’allora governatore della Federal Reserve: Paul Volker portò i tassi di interesse quasi al 20% per frenare la spinta inflazionistica in corso in quel periodo.







Che cosa era accaduto?


Il 15 Agosto 1971 il presidente americano Richard Nixon dichiarò l’inconvertibilità del dollaro ponendo fine alla cd. era del Gold Standard. Da quel giorno in poi, per intendersi, il danaro era tale non più perché avesse un valore equivalente al corrispettivo di oro depositato in banca, ma per il semplice fatto che il Governo avesse deciso in tal senso.
Era iniziata l’era della cd. Fiat Money (moneta creata da decreto) ovvero il danaro era divenuto uno vero e proprio strumento governativo. In quell’anno ai cittadini americani fu confiscato tutto l’oro posseduto ed il prezzo fissato a 35 dollari l’oncia. Il Governo si appropriò quindi sia dell’oro che del danaro. Un esproprio forzoso.


Ma tutti gli imbrogli governativi hanno le gambe corte e ci vollero pochi anni perché il tetto dei 35 dollari venisse rotto e che l’oro arrivasse nel 1980 a 850 dollari l’oncia (il 2.300% in circa 9 anni), il petrolio a circa 40 dollari dai 3,5 del 1971.

Questo video, secondo la mia modesta opinione, dimostra in modo plateale ...

VISTO CHE è PURE COMICO LO METTO ANCH'IO QUESTO VIDEO, altrimenti passate al pezzo sotto.


 11 settembre 2001/2012 - Corbett Report (doppiato in italiano)


Questo video, secondo la mia modesta opinione, dimostra in modo plateale e chiaro quando sono imbecilli gli homo sapiens sapiens, ( o schiavus, schiavus? il mio latino è equivalente a zero, ricordo bene nelle cellule che la droga non mi ha bruciato la frase "immanis pecoris custos immanior ipse, ma poi a parte poche parole non lo conosco!), però penso .... la squadra che partecipò e l'elicottero con loro dentro che precipita ... alla fine del filmato quasi ... prima li usano e poi li ammazzano. Quanto sono imbecilli gli esseri umani ad alzarsi ogni mattina e andare al lavoro? Col lavoro si mangia. Non è vero, non si mangia grazie al lavoro, e sopratutto qui in Italia poi, grazie al lavoro sta in piedi questo sistema di merda, chiaro, vi hanno addomesticato a farlo ... che poi vi risucchia il 50% di quello che il lavoro dovrebbe darvi subito o con certezza ... se li prendono, e come dice l'avvocato Paolo F. se calcolate voi al fisco date anche un 85\90%, e il fisco li da alle banche ... le banche sono private ... e i privati non organizzano per la massa ma per se stessi ... siete geniali, non trovate? 
... l'Italia è ridotta di merda, non è caso che scappino all'estero dopo di noi solo i romeni e quelli che restano dove sono non si capisce perché ci restino ... mi spiego meglio, leggevo ieri dello stabilimento in Puglia per esempio, non lo vogliono, si crepa di tumore, veleni tanti che il mare è nero ... hanno venduto le terre per avere i figli disoccupati e lo zio ammalato di cancro e non avere da mangiare se non grazie ai clan, ricordati anche dal grande, e forse solo?, giornalista Gianni Lannes: il clan Marcegaglia per esempio, oppure il clan Vaticano? State sicuri che questi  privati di mezzo ci stanno sempre, perché questi rappresentano il privato e non il pubblico.
Leggetevi questo, se non lo avete fatto, e vedete di che furbizia si parla, come commentavo ieri sul blog sulatesta, perché quegli undicimila non si organizzano e stanno a casa dall'acciaieria? Fosse un bel lavoro e ben retribuito ...

PUGLIAMO L'ITALIA
di Gianni Lannes

Parola di Nichi Vendola: «Ho rivoltato la Puglia come un calzino, ora tocca all'Italia» (dichiarazione pubblica dell'11 settembre 2012). Il governatore di Terlizzi passerà alla storia indubbiamente come lo stupratore della Puglia e dei pugliesi. Non bastava svendere questa meravigliosa terra, compresi i suoi mari (Adriatico e Jonio) ai boiardi di Stato (vedi inceneritori e discariche su falde acquifere del clanMarcegaglia) nonché alle multinazionali
continua qui

Pubblicità caramelle molto simpatica.avi


Dai falsi miracoli alla Sindone: Santi Padri, bugiardi testimoni della "tradizione cristiana".

Dai falsi miracoli alla Sindone: Santi Padri, bugiardi testimoni della "tradizione cristiana".

Il Tempio di Gerusalemme e i miracoli apostolici.
Con lo studio pubblicato nel I argomento abbiamo provato l’invenzione - fatta dagli scribi cristiani di "Atti degli Apostoli" - di un fittizio “Atto del Sinedrio” che vide come protagonisti inesistenti Apostoli fatti arrestare dal Sommo Sacerdote per “essere messi a morte”.
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IL RISVEGLIATO - Gesù la reincarnazione e karma eretico per la Chiesa Cattolica

IL RISVEGLIATO - Gesù la reincarnazione e karma eretico per la Chiesa Cattolica
Gesù spiega nei Vangeli la reincarnazione, il karma, la legge di causa effetto, la legge di attrazione ma la Chiesa Cattolica lo ha condannato per essere eretico. Nel 553 d,c su richiesta della mogli di Giustiniano fu abolita la reincarnazione perchè ritenuta un' eresia. Dato di fatto che per oltre 500 anni i cristiani credevano nella reincarnazione che fu insegnata loro da chi ? Ovvio da Gesù ,il quale automaticamente viene ritenuto un eretico. Spero che la gente prima o poi si SVEGLI dal letargo spirituale indotto dalle religioni.

martedì 11 settembre 2012

Autocostruzione: una storia tipicamente italiana

Autocostruzione: una storia tipicamente italiana


Ricevo e pubblico volentieri, un post di una protesta ignorata dai mass media.

Articolo inviato da Matteo Mattioli

Negli ultimi anni parole come “autocostruzione” e “autorecupero” di edifici sono divenute di uso comune tra le Istituzioni pubbliche che sponsorizzano e promuovono iniziative volte a consentire a cittadini “deboli” di realizzare, partecipando attivamente, la propria casa abbattendo i costi di costruzione.

Autocostruzione significa partecipare attivamente e condividere una modalità di produzione dell’alloggio, nella quale i futuri abitanti sono direttamente e materialmente impegnati nella realizzazione delle loro abitazioni.

Così, sulla scorta di tale nuova politica abitativa, il Comune di Ravenna nel 2005 sigla un Protocollo di intesa con Alisei ONG. “Il Comune si impegna a sovraintendere, coordinare e vigilare in tutte le fasi la corretta attuazione del progetto di autocostruzione”, Alisei ONG, invece, assumeva l’onere di “mettere a disposizione la propria struttura tecnica e le proprie esperienze e conoscenze nel settore, al fine di offrire al programma una solida regia e direzione edilizia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ad assicurare il supporto tecnico per la direzione lavori”.

Sotto un cielo di sbarre

"Siamo tutte e tutti carcerati, poichè una società che ha bisogno del carcere, di rinchiudere ed escludere, è essa stessa carcere. Ma non sarà mai incarcerabile la gioia del sogno della libertà dai padroni e dalle loro galere, la gioia di una solidarietà in lotta"
Marco Camenisch
Si dice che lo stolto, invece di puntare gli occhi sulla luna, si soffermi a rimirare il dito che la indica. Eppure, senza voler giustificare lo stolto o reputarmi tale, credo sia difficile alzare lo sguardo al cielo quando questo non fa che coprirsi sempre più di sbarre. Dire ciò potrà sembrare scontato dato che la luna, da dove mi trovo adesso, posso solo immaginarla ma le sbarre di cui parlo non caratterizzano solo la prigione bensì sono parte integrante, sotto varie forme, dell'intero dominante che ammorba l'esistente. Una volta squarciato quel velo che per qualcuno era di Maya, il confine tra la cosidetta realtà sociale e quella carceraria si dissolve svelando la vera natura del contesto nel quale, più o meno volentieri in base al grado di consapevolezza individuale, si vive. Nel corso di questi quasi tre mesi di prigionia, trascorsa in isolamento per una cinquantina di giorni, molte analogie tra società e prigione mi sono apparse in modo ancora più nitido. Per cominciare, è facile notare le corrispondenze tra il controllo costante operato dal dominio e riservato ai suoi nemici all'interno della società, o ad intere categorie di individui, e quello oltremodo manifesto previsto per i detenuti all'interno delle prigioni. Da un lato pedinamenti, intercettazioni e sistemi tecnologici di sorveglianza, dall'altro la limitazione fisica della "libertà" concretizzata da carceri, guardie e analoghi strumenti di controllo. Processi e tecniche di spersonalizzazione supportati da precise strategie e coadiuvati all'occorrenza di sostanze pronte all'uso, mirati all'annichilimento dell'individuo esistono tanto "dentro" quanto "fuori"; il rischio di diventare succubi dell'omologazione democratica fa il palo con quello, per il detenuto, di ridursi alla stregua di un numero. Tanto la prigione quanto la società si fondano sulla creazione e il consolidamento di ruoli e gerarchie oltre che sulla necessità di espropriare l'individuo di ogni autonomia. Finendo col soccombere a tutto ciò, spesso senza neanche una accennata resistenza, la maggioranza degli esseri umani, ricorrendo a cicli continui di deleghe, ha rinunciato a qualsiasi influenza diretta sulla conduzione della propria vita. Non è un caso che proprio la delega, in prigione, sia l'unico modo, a voler seguire la norma, per formulare richieste, anche le più banali, cosicchè il detenuto possa avvertire nettamente la perdita di ogni possibile autodeterminazione. Non riscontro rilevanti differenze neanche tra l'ossessione securitaria metabolizzata dal cittadino, magari euforico spettatore (o speranzoso aspirante concorrente) dello spettacolo mediatico incentrato sullo sbirciare televisivi buchi delle serrature, e quella insita nel funzionamento della prigione (ogni riferimento alle perquisizioni corporali, ad altre pratiche umilianti e agli spioncini posti nei bagni non è assolutamente casuale). 
Inoltre, volendo sfatare ogni "prigionierismo", deludendo chi ancora crede nel binomio detenuto-ribellione, ritengo che dinamiche di servitù volontaria contraddistinguono tanto la massa dei "liberi" quanto quella dei prigionieri. I primi, sempre più subordinati ad ogni manifestazione del potere, finiscono con il diventare gendarmi di se stessi e delatori delle condotte altrui; i secondi, talvolta, non avvertono neanche il bisogno di mettere in discussione la prigionia alla quale sono costretti, e se ne hanno modo, capita pure che alcuni diventino collaboratori dei propri aguzzini. Le città così come le prigioni, 

LKWTHIN

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